Mario Sturzo: (1861-1941)                     

Iniziò il seminario, ma intorno ai vent’anni lo lasciò stimandosi indegno della dignità sacerdotale. 

Si iscrisse poi alla Facoltà di Giurisprudenza a Catania, ma si laureò in Legge a Roma, dove si era trasferito. 

Anche da universitario non tralasciò le sue opere caritative, fondò la Conferenza di S. Vincenzo de Paoli ed insegnò Lettere agli studenti del seminario di Caltagirone. 

Nel 1887 a 26 anni, sentendo rinascere la giovanile vocazione, rientrò nel seminario diocesano e il 21 settembre 1889 fu ordinato sacerdote. 

Divenuto sacerdote, continuò in seminario la sua opera di professore di lettere, di musica sacra e poi di sacra eloquenza, di teologia morale e di diritto canonico. 

Il seminario lo ebbe come Prefetto degli Studi e poi dal 1890/91 Rettore.  

Nella “Croce di Costantino”, giornale fondato dal fratello Luigi, fece la sua prima esperienza di scrittore di romanzi e di racconti sociali, pubblicando, sotto lo pseudonimo di Enelèo, romanzi come “Adelaide” e racconti come “I Rivali”. 

Nella primavera del 1903, la nomina di Vescovo di Piazza Armerina. Giunto a Piazza Armerina,  ebbe come primo pensiero quello di ricostruire il Seminario che certamente mostrava gravi carenze organizzative e culturali. 

Fondò anche “gli Oblati di Maria” una schiera di sacerdoti disposti ad andare dovunque lo richiedesse il bisogno della Diocesi. 

Attività pratica e opera teoretica s’intrecciano nell’instancabile fervore del Vescovo. Egli sviluppò il suo pensiero teoretico-filosofico in quattro opere fondamentali: “Il problema della conoscenza”, “Il Neo-sintetismo come contributo alla soluzione del problema della conoscenza”, “ Problemi di filosofia dell’educazione” e “Il pensiero dello avvenire”. 

I temi della ricerca filosofica si saldano con i problemi del soprannaturale, svolti in altri quattro importanti volumi o raccolte: “La vita in Dio”, “La santità nell’itinerario dell’anima in Dio”, “Per la vita interiore”, “Alla scuola di Gesù”. Il suo messaggio scritto è affidato dunque quasi interamente a otto volumi essenziali, affiancati dalla pubblicazione di due riviste: “L’angelo della famiglia” e “Rivista di autoformazione filosofica e letteraria".